Automazione Cancelli


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 Dispositivi di protezione

6.1pericolo di schiacciamento e/o convogliamento
6.1.1 Gli elementi delle ante che possono venire a contatto fra di loro o con ostacoli durante tutta la corsa , devono essere protette contro il pericolo di schiacciamento e/o convogliamentodelle persone per tutta la loro estensione con limitazione di 2 m nel caso dell'altezza e tolleranza di +o a +30 mm per la parte inferiore e - 100 mm per la parte superiore
. Per prevenire tali pericoli, occorre installare almeno due dei dispositivi scelti tra i tipi di cui in 6.1.3, 6.1.4 e 6.1.5 , integrati da quanto prescritto in 6.1.6 od altri di pari efficacia. In luogo dei due dispositivi da scegliere tra quelli elencati in 6.1.3,
6.1.4, e 6.1.5, può essere installata una costola sensibile con intervento su un contatto a distacco obbligatorio inserito direttamente sull'alimentazione del motore.
Per i cancelli installati in ambienti industriali che non danno su una pubblica via è sufficiente installare uno dei dispositivi scelti tra i tipi di cui in 6.1.3, e 6.1.4 e 6.1.5
. 6.1.2. Se la manovra avviene da posto fisso con visibilità completa del cancello ed i comandi sono del tipo a uomo presente, il cancello può essere dotato di almeno uno dei dispositivi di protezione descritti in 6.1.1; in questo casop l'operatore deve avere a portata di mano un interruttore di emergenza da azionare, in caso di necessità, per l'arresto del movimento.
6.1.3 La costola o bordo sensibile od a battente, opportunamente applicata sulla parte mobile o fissa , deve avere le seguenti caratteristiche.
6.1.3.1. Intervenire in presenza di una qualsiasi azione esterna pluridirezionale che comporti una componente, in opposizione al moto sufficiente a determinare l'azionamento.
6.1.3.2. Aprire un contatto elettrico che provochi l'arresto dell'anta con ripresa o meno del moto in senso contrario.
Il contatto elettrico azionato dalla costola deve essere del tipo a distacco obbligato. Qualora non lo fosse è necessario che in alternativa:
A) l'intervento della costola sensibile od a battente avvenga su due contatti anche di tipo e ad azionamento diversi, oppure
B) il gruppo costituito dal dispositivo di rilevamento e dal contatto elettrico siano realizzati in modo tale che in caso di guasto quale rottura ed inceppamenti, il cancello realizzi soltanto i movimenti consentiti a seguito dell'intervento delle costole, oppure
C) il gruppo di rilevamento e il contatto elettrico siano autoverificati nelle loro funzionalità prima della validazione del comando di apertura e chiusura.
Nel caso di costole di tipo pneumatico bisognerà avere cura di proteggere adeguatamente contro i danneggiamenti sia le tubazioni sia gli attacchi. L'eventuale applicazione di due pressostati dovrà avvenire su due camere distinte.
6.1.3.3. La corsa minima o deformazione elastica della costola deve essere di almeno 1 cm maggiore dello spazio di arresto del cancello dal momento dell'intervento dell'elemento sensore.
6.1.4 La barriera fotoelettrica disposta opportunamente nelle zone di convogliamento ed in prossimità del cancello/anta, deve avere le seguenti caratteristiche.
6.1.4.1. essere costituita da raggi posti ad un'altezza compresa fra 40 e 60 cm dal suolo e ad una distanza massima di 10 cm dalla zona di convogliamento o schiacciamento o subito dopo l'ingombro datoda eventuale costola; nel caso di ante girevoli la distanza massima di 10 cm è da misurare nella posizione delle ante aperte.
6.1.4.2 Essere in numero sufficiente a realizzare le seguenti funzioni:
. arresto del moto di chiusura, con ripresa o meno del moto in senso contrario, nel caso di intercettamento nell'area esterna od interna della luce dei cancelli;
. arresto del moto d'apertura, con ripresa o meno del moto in senso contrario, nel caso di intercettamento nell'area di scomparsa del cancello, qualora però quest'ultima non risulti completamente segregata su tutti i suoi lati oppure non sia già protetta da dispositivi propri. In ambo i casi la ripresa del moto può avvenire solo dopo il disimpegno della fotocellula.
6.1.4.3. Essere costituita da raggi preferibilmente infrarossi, modulati a frequenza maggiore di 100 Hz e, in ogni caso, insensibili a perturbazioni esterne che ne possono compromettere la funzionalità.
6.1.4.4. Funzionare esclusivamente per interposizione fra proiettore e ricevitore separati ( sono esclusi tipi a riflessione su catadriotto).
6.1.4.5. Essere alimentata a tensione di sicurezza (25V c.a., 50V c.c.) con inserzione continua durante l'apertura e la chiusura del cancello.
6.1.4.6. In uscita dal ricevitore devono essere posti due relé indipendenti di cui almeno uno eccitato nelle condizioni di raggio libero. Il collegamento sui contatti di uscita di tali relè deve essere fatto in serie in modo da determinare globalmente un contatto chiuso e quindi continuità nel circuito quando il raggio è libero.
6.1.5. I limitatori di coppia incorporati nel gruppo di azionamento come dispositivi di protezione devono poter essere regolati in modo da permettere l'interruzione del moto dell'anta, con ripresa o meno del moto in senso contrario, in presenza di una resistenza meccanica di 150N misurata sullo spigolo di chiusura ( a condizione che l'energia cinetica del gruppo in movimento non sia maggiore di 10J).
6.1.6 Deve essere installato un segnalatore a luce gialla intermittente funzionante durante il periodo di apertura e chiusura del cancello .


6.2. PERICOLO DI CESOIAMENTO

Le zone dove si presenta il pericolo di tranciamento devono essere segregate o protette.

6.3 DISPOSIZIONI PARTICOLARI
Disposizioni alternativi o integrativi delle norme precedenti valide per ciascun tipo di cancello di seguito specificato :
.cancello a scorrimento orizzontale (scorrevole), vedere appendice A; 
.cancelli e portoni a libro, vedere appendice B;
.cancelli a battente (ad ante doppie o singole), vrdere appendice C; 
.barriere mobili con rotazione e spostamento verticale, vedere appendice D;
.cancelli installati in ambioenti industriali che non danno sulla pubblica via, vedere appendice E.
7 Apparecchiatura elettrica
L'apparecchiatura elettrica per l'azionamento ed il comando dei cancelli deve essere realizzata conformemente a quanto stabiliscono le norme CEI applicabili ed in particolare le CEI 61- 1 e CEI 64-8.


APPENDICE A

Cancelli a scorrimento orizzontale (scorrevoli)
A1 Con riferimento a quanto indicato in 6.1.1 si stabilisce quanto segue.
A1.1 Per funzionamento con logica a "uomo presente" con il completo controllo visivo diretto o indiretto della via corsa è richiesto un dispositivo di protezione ed una segnalazione luminosa del movimento in atto. L'operatore deve poter disporre di un dispositivo di arresto di emergenza da azionare in caso di necessità per l'arresto del moto
A1.2 Per funzionamento automatico e semiautomatico si distinguono due grandezze dimensionali.
A1.2.1 Per i cancelli con massa fino a 300 kg è richiesta l'applicazione di una fotocellula sulla parte esterna alla via di corsa, integrata da un controllo di coppia incorporato nell'azionamento, avente le caratteristiche riportate in 6.1.5.
Nel caso in cui non sia possibile l'utilizzo del limitatore di coppia è richiesta una protezione alternativa come la costola sensibile(vedere 6.1.3) da applicare sulla parte fissa di chiusura ed eventualmente di apertura od altra protezione di pari efficacia.
A12.2. Per i cancelli con massa maggiore di 300 kg è richiesta l'applicazione di 2 fotocellule, una interna ed una esterna alla via di corsa.
Occorre applicare costole sensibili in corrispondenza dei montanti fissi di chiusura, ed eventualmente di apertura, quando sussista il pericolo di convogliamento. 6 consigliabile applicare un profilo di gomma paraurto sul frontale di chiusura, ed eventualmente di apertura, del cancello per attutire l'eventuale urto di un ostacolo sui frontali predetti.
A 1.3 In entrambe le applicazioni A1.2.1 e A1.2.2, è richiesto, quale segnalazione del movimento, un lampeggiatore con le caratteristiche riportate in 6.1.6.


APPENDICE B 

Cancelli e portoni a libro
B1 Con riferimento a quanto indicato in 6.1.1. si stabilisce quanto segue.
B1.1 Per funzionamento con logica a "uomo presente" con il completo controllo visivo diretto o indiretto della via di corsa è richiesto un dispositivo di protezione ed una segnalazione luminosa del movimento in atto.L'operatore deve poter disporre di un dispositivo di arresto di emergenza da azionare in caso di necessità per l'arresto del moto
B1.2 Per funzionamento automatico e semiautomatico si distinguono due grandezze dimensionali. B1.2.1 Per i portoni con ante singole di larghezza fino a 80cm è richiesta l'applicazione di una fotocellula sulla parte esterna alla via di corsa, integrata da un controllo di coppia incorporato nell'azionamento, avente le caratteristiche riportate in 6.1.5.
Nel caso in cui non sia possibile l'utilizzo del limitatore di coppia è richiesta una protezione alternativa come la costola sensibile (vedere 6.1.3) da applicare sulla parte fissa di chiusura ed eventualmente di apertura od altra protezionedi pari efficacia.
B1.2.2. Per i portoni con ante singole di larghezza maggiore di 80 cm è richiesta l'applicazione di 2 fotocellule, una interna ed una esterna alla via di corsa. Occorre applicare costole sensibili in corrispondenza dei montanti fissi di chiusura, ed eventualmente di apertura, quando sussista il pericolo di convogliamento.
E' consigliabile applicare un profilo di gomma paraurto sul frontale di chiusura, ed eventualmente di apertura, del cancello per attutire l'eventuale urto di un ostacolo sui frontali predetti.
B1.3 In entrambe le applicazioni B1.2.1 e B1.2.2, è richiesto, quale segnalazione del movimento, un lampeggiatore con le caratteristiche riportate in 6.1.6.
B1.4 Per quanto riguarda i franchi esistenti tra le ante dei portoni a libro si applica quanto previsto in 5.4.2.1.


APPENDICE C

Cancelli a battente (ad ante doppie e singole)
C1 Con riferimento a quanto indicato in 6.1.1. si stabilisce quanto segue.
C1.1 Per funzionamento con logica a "uomo presente" con il completo controllo visivo diretto o indiretto della via di corsa è richiesto un dispositivo di protezione ed una segnalazione luminosa del movimento in atto.L'operatore deve poter disporre di un dispositivo di arresto di emergenza da azionare in caso di necessità per l'arresto del moto C1.2 Per funzionamento automatico e semiautomatico si distingono due grandezze dimensionali.
C1.2.1 Per i cancelli con larghezza della singola anta fino a 1,8m è richiesta l'applicazione di una fotocellula sul filo esterno dei montanti laterali, integrata da un controllo di coppia incorporato nell'azionamento, tale da limitare la forza trasmessa dal cancello in caso di urto con un ostacolo al valore di 150N (15KG) misurati sull'estremità dell'anta corrispondente allo spigolo di chiusura, sempre che sia rispettata la condizione del 6.1.5.
Nel caso non sia possibile utilizzare tale protezione, è opportuno utilizzare costole sensibili o altro di pari efficacia .
Nel caso di sovrapposizione delle ante mediante un profilo di battuta è obbligatorio il dispositivo di sfalsamento delle ante come da 5.4.2.2.
C1.2.2. Per i cancelli con larghezza della singola anta maggiore di 1,8m è richiesta l'applicazione di due fotocellule, una esterna ed una interna alla via di corsa, per delimitazione dell'area interessata al movimento.E' richiesta l'applicazione di un controllo di coppia incorporato nell'azionamento come da C1.2.1; nel caso in cui non sia possibile utilizzare tale protezione, è opportuno utilizzare costole sensibili o altro di pari efficacia.
C1.3 Nel caso in cui il cancello, in fase di apertura, vada ad incontrare un cordolo più alto di 400 mmod una parete con una distanza fra anta e la stessa minore di 400mm, è opportuno installare, sulla parte fissa, una costola sensibile od altro di pari efficacia : tale dispositivo deve essere installato tra 400 e 600 mm di altezza e deve coprire una linea orizzontale ideale lunga quanto la proiezione dell'anta sull'incontro di apertura a parete o cordolo come indicato in 6.1.4.
C1.4 In entrambe le applicazioni C1.2.1 e C1.2.2, è richiesto, quale segnalazione del movimento, un lampeggiatore con le caratteristiche riportate in 6.1.6.


APPENDICE D

Barriere mobili con rotazione in un piano verticale 
Per barriere mobili con rotazione a spostamento verticale si intendono i dispositivi di sezionamento di un 'area o di una via di accesso che non costituiscono una chiusura totale, ma unicamente una indicazione di divieto di transito a persone o mezzi non autorizzati.
D1 Passaggio misto D1.1 Per funzionamento a uomo presente è obbligatorio prevedere la segnalazione del movimento come da 6.1.6. Non sono richiesti altri dispositivi di protezione.
D1.2 Per funzionamento automatico o semiautomatico è obbligatorio prevedere la segnalazione del movimento come indicato in 6.1.6. Inoltre si richiede uno dei dispositivi di protezione scelti tra quelli indicati in 6.1.3, 6.1.4 e 6.1.5.


APPENDICE E

Cancelli installati in ambienti industriali che non danno su una pubblica via non si applicano le appendici A.B.C. e D.
Cancelli e portoni motorizzati 
Criteri costruttivi e dispositivi di protezione contro gli infortuni. (UNI 8612)
Studio del progetto - gruppo di lavoro "Sicurezza dei cancelli a chiusura automatica " della Commissione "Sicurezza" dell'UNI negli anni dal 1985 al 1988.
Esame ed approvazione -Commissione "Sicurezza" dell'UNI, riunione del 23 Feb. 1988
Esame finale ed approvazione - Commissione Centrale Tecnica dell'UNI, riunione dell'11 Nov. 1988.